Ricorso d’urgenza in tema di c.d. suicidio assistito

 giovedì 6 luglio 2023

Il Tribunale di Trieste si è oggi pronunciato sul ricorso in via d’urgenza proposto dalla signora C.C. nei confronti della Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) nel maggio di quest’anno in tema di c.d. suicidio assistito.

La signora C.C. ha chiesto al Tribunale di ordinare ad ASUGI di stabilire le modalità di esecuzione del fine vita e di prescrivere e fornire il farmaco che la signora C.C dovrà a tal fine somministrarsi, previa verifica se la stessa fosse affetta da patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psichiche intollerabili e se la sua scelta fosse capace, libera ed informata.     Il Tribunale non ha accolto tale richiesta stabilendo che per il momento ASUGI debba unicamente accertare se la signora C.C:

  • sia mantenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale;
  • sia affetta da patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psichiche ritenute dalla stessa intollerabili;
  • sia pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli

Il Tribunale ha ritenuto che non sussistessero i presupposti per accogliere le ulteriori richieste della signora C.C perché, non essendo scontato l’esito dell’accertamento che dovrà essere compiuto “non sussistono i requisiti di attualità” per imporre ad ASUGI gli ulteriori adempimenti richiesti e, in particolare, per ordinarle di “determinare il trattamento farmacologico che consenta alla paziente di porre fine alla propria vita” e di “verificare le modalità di esecuzione del suicidio”.

In ogni caso spetterà al Comitato Etico competente, individuato dal Tribunale nel CEUR - che dovrà a tal fine essere espressamente interpellato -  pronunciarsi in ordine alla “sussistenza dei presupposti per il trattamento di fine vita e sulle modalità esecutive individuate”.