Chirurghi italiani e sloveni si incontrano a Gorizia per il progresso della chirurgia robotica

 lunedì 19 giugno 2023

Una collaborazione transfrontaliera promette di rivoluzionare la pratica chirurgica

In una straordinaria dimostrazione di collaborazione internazionale, un gruppo di chirurghi italiani e sloveni si sono incontrati per sviluppare un ambizioso progetto condiviso di chirurgia robotica. Questo incontro segna un importante passo in avanti nella pratica chirurgica moderna e potrebbe portare a benefici significativi per i pazienti di entrambi i paesi.

Il progetto, che nasce dalla volontà di unire le competenze e le risorse dei due paesi confinanti, mira a sfruttare le ultime innovazioni nella tecnologia robotica per migliorare le procedure chirurgiche complesse. La chirurgia robotica ha dimostrato di offrire numerosi vantaggi, tra cui una precisione estrema, tempi di recupero ridotti e un minor impatto sul paziente.

L'incontro si è tenuto presso il Blocco Operatorio dell'Ospedale di Gorizia dove il giorno 14 giugno Chiurghi ed Urologi provenienti da Isola d'Istria sono venuti in visita per assistere ad interventi di chirurgia robotica. Ad accoglierli il Direttore Generale Dott. Antonio Poggiana, il Direttore Sanitario Dott. Andrea Longanesi, il Direttore del Dipartimento Chirurgico, Prof. Alessandro Balani, e il Direttore della SC di Urologia, Dott. Fabio Vianello. Gli interventi sono stati eseguiti dalla Dott.ssa Barbara Petronio, dal Dott. Damiano Pennisi e dalla Dott.ssa Laura D’Ambrosi, Chirurghi del Dipartimento Chirurgico di Gorizia e Monfalcone.

In poco più di un anno si sono fatti passi da gigante, dice Balani, è il merito va a tutti, ai Chirurghi, agli Urologi, ma anche agli Anestesisti ed agli Infermieri: si è creata una squadra vincente dove tutti hanno un ruolo determinante e la visita di oggi è per noi un riconoscimento per il lavoro svolto.

Uno degli aspetti più entusiasmanti di questa collaborazione, afferma Petronio, è la condivisione delle conoscenze e delle migliori pratiche tra i due paesi. Di questo flusso di conoscenze beneficeranno sia i professionisti coinvolti che i pazienti che si gioveranno di un livello ancora più elevato di cura e trattamento.

Il progetto condiviso tra i chirurghi italiani e sloveni rappresenta un esempio tangibile di come la collaborazione transfrontaliera e la condivisione delle risorse possano portare a importanti avanzamenti in ambito medico. Questa iniziativa potrebbe aprire la strada a ulteriori collaborazioni tra altri paesi, contribuendo a promuovere l'eccellenza medica a livello internazionale e ad elevare gli standard di cura per i pazienti.

Questo progetto condiviso, conclude Balani, mira a sfruttare il potenziale della tecnologia robotica per migliorare le procedure chirurgiche complesse e offrire un trattamento più sicuro ed efficace ai pazienti. Siamo testimoni di una nuova era nella pratica chirurgica, in cui la cooperazione internazionale e l'innovazione si uniscono per migliorare la vita delle persone.

 

 

SSD Comunicazione, URP, Relazioni Esterne, Ufficio Stampa