Interruzione volontaria di gravidanza

L'Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) è regolamentata dalla L. 194/78 che dà la possibilità alle donne di decidere di interrompere una gravidanza qualora le loro condizioni socio-economiche o la loro situazione psico-emotiva creino delle gravi difficoltà alla maternità. Questa decisione può essere presa dalla donna entro i primi tre mesi (90 giorni) di gestazione.

Ci sono delle deroghe che permettono l'IVG entro il quinto mese qualora ci siano particolari problemi che possono mettere a rischio la salute fisica o psichica della madre e/o quella del nascituro.

Il Consultorio Familiare garantisce l'assistenza ginecologica, psicologica e sociale alle donne, anche minorenni, che richiedono l'interruzione volontaria di gravidanza. Fornisce consulenze successive all'intervento riguardanti la contraccezione anche per evitare che la donna si ritrovi nella necessità di rivivere questa pesante esperienza.

Consulenza per interruzione volontaria di gravidanza
La legge prevede che dopo l'accertamento della gravidanza in atto vengano fornite alla donna tutte le informazioni e gli aiuti mecessari per valutare la scelta e che potrebbero sostenerla nell'eventuale prosecuzione della gravidanza.
Anche per questo motivo dopo la certificazione per interruzione volontaria di gravidanza è necessario che passino sette giorni prima dell'intervento.
Il certificato viene sottoscritto dall'interessata e nel caso di ragazze minorenni il certificato deve essere sottoscritto anche dai genitori.
Qualora la minore non voglia o non possa coinvolgere i genitori per particolari situazioni familiari, è possibile inviare la ragazza dal Giudice Tutelare, presso il Tribunale, il quale potrà firmare la richiesta di IVG predisposta dagli operatori, in sostituzione dei genitori.

Consulenza e supporto psicologico alle ragazze, alle donne e/o alle coppie
E' molto importante non essere sole ad affrontare l'intervento. Soprattutto nel caso di ragazze che non vogliono o possono coinvolgere i genitori, è importante che ci siano comunque delle persone vicine.
L'aiuto ed il supporto delle operatrici del consultorio può essere importante anche per poter trasformare questo evento critico in un momento di maturazione e responsabilizzazione.
Molto spesso per valutare questa scelta può essere utile trovare uno spazio di riflessione e un aiuto psicologico nonché avere le informazioni sulle risorse sociali e sulle tutele previste dalla legge per le donne in gravidanza.
Anche dopo l'intervento può essere utile un sostegno ed un aiuto per superare difficoltà che possono insorgere a seguito dell'interruzione di gravidanza.

Modalità di Accesso al Consultorio Familiare:
Le prestazioni del Consultorio sono gratuite e ad accesso diretto, ovvero non serve l'impegnativa del medico di medicina generale (medico di base).
L'eventuale comparsa di patologia ginecologica in donne utenti, richiede, come per tutte le prestazioni mediche, il pagamento del ticket.
L'accesso dei minorenni per legge non è vincolato né alla presenza né all'autorizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci. I minori di 18 anni possono dunque rivolgersi al servizio autonomamente, anche senza il consenso dei genitori.
Gli operatori sono legati al segreto professionale: non possono riferire a nessuno il contenuto dei colloqui, se non nei casi in cui vengono a conoscenza di reati a danno dei minori.

Per prendere appuntamento è opportuno telefonare nell'orario di accoglienza (consultare di seguito "sedi di riferimento")

Nel Consultorio Familiare lavora un gruppo di operatori composto da: ginecologhe/i, ostetriche, psicologhe/i, assistenti sociali e consulente legale.